Il bonsai di Acero Campestre, conosciuto anche come Acero di campo, è una pianta ornamentale molto apprezzata dai cultori di bonsai per le sue innate qualità estetiche e la sua resistenza.
Quando parliamo di questo tipo di bonsai, è impossibile non menzionare le sue foglie che nel corso delle stagioni cambiano radicalmente aspetto, offrendo uno spettacolo cromatico affascinante. In primavera si presentano con un verde luminoso e giovane che con l’avanzare della stagione tende a intensificarsi. In autunno, le foglie diventano protagoniste indiscusse mutando in una palette di colori che va dal giallo al rosso carminio, offrendo uno spettacolo di colori caldi e accoglienti prima di cadere e lasciare spazio a una ramificazione densa e ben strutturata.
Uno degli aspetti più affascinanti del bonsai di Acero Campestre è il suo fusto; nel tempo sviluppa una corteccia grigia scura, quasi nera, che tende a screpolarsi, creando una texture ruvida e molto caratteristica, che aggiunge un certo fascino “vissuto” al piccolo albero.
La cura del bonsai di Acero Campestre richiede attenzione e dedizione. Esso preferisce posizioni luminose ma non eccessivamente soleggiate, soprattutto durante i mesi più caldi dell’anno, per preservare la bellezza delle sue foglie e prevenire scottature. Durante l’inverno, invece, essendo una pianta decidue, può essere riparato in luoghi più riparati per preservarlo dalle gelate più pungenti.
Un aspetto fondamentale nella cura di questa pianta è l’irrigazione. L’Acero Campestre non ama ristagni d’acqua, quindi bisogna garantire un terreno ben drenante e irrigare con moderazione, mantenendo il substrato umido ma non bagnato. In primavera e estate, periodo di maggior crescita, richiede irrigazioni più frequenti, mentre in autunno e inverno, l’irrigazione può essere più sporadica.
La potatura è un altro intervento cruciale per mantenere la forma desiderata del bonsai. Essa si pratica solitamente in primavera ed autunno, limitando lo sviluppo di rami non desiderati e incentivando una crescita equilibrata della pianta.
Infine, la concimazione riveste un ruolo chiave nel garantire una crescita sana e rigogliosa. Durante la fase di crescita attiva, è consigliabile fornire al bonsai un fertilizzante equilibrato, da somministrare con regolarità seguendo le indicazioni specifiche del prodotto scelto.
Nell’arte bonsai, l’Acero Campestre viene scelto spesso per creare composizioni che richiamano paesaggi naturali e boscosi, con il suo portamento elegante e i colori vivaci delle foglie che, attraverso le tecniche di coltivazione bonsai, regala emozioni e atmosfere uniche ad ogni cambio di stagione.
Nome scientifico: Acer campestre L.
Note botaniche: Famiglia aceraceae.
Esposizione: Esporlo in piena luce e in estate trasferirlo in zona semi-ombreggiata.
Annaffiatura: Frequente nel periodo vegetativo, più raramente in inverno.
Concimazione: Aprile, maggio, giugno, settembre, ottobre due volte al mese.
Trapianto: ogni anno per i soggetti giovani, in periodo di stasi vegetativa.
Potatura: In primavera prima dello schiudersi delle gemme. E’ molto generoso nella risposta alle cimature e ridimensiona bene le foglie.
Applicazione filo: Possibile tutto l’anno, preferendo il periodo di riposo quando i tessuti sono meno turgidi di linfa.
Parassiti e malattie:
– Larve di rodilegno che scavano gallerie nel tronco, nelle branche e nei rami, larve di lepidotteri defogliatori, afidi degli aceri infestanti le foglie e i germogli, la cicaline che decolorano le foglie, l’ acaro eriofide, cocciniglie infestante i rami, la pulvinaria delle ortensie che infesta le foglie;
– oidio o mal bianco, croste nere dell’ Acero, carie del legno, avvizzimento degli organi legnosi, marciumi radicali fungini, antracnosi fogliari, marciumi fungioni del colletto, macchie necrotiche fungine fogliari.