Il bonsai di abete bianco, noto anche con il nome scientifico di Abies alba, è una pianta che ha suscitato l’interesse degli appassionati di bonsai per le sue particolari caratteristiche e per la sua bellezza estetica. Originario delle regioni montane europee, questo albero si presta bene alla tecnica del bonsai, grazie alla sua capacità di adattarsi anche a climi diversi da quello d’origine.
L’abete bianco si distingue per il suo portamento elegante e per le foglie aghiformi di un verde brillante tendente al grigio argento, particolarità che danno alla pianta un aspetto molto decorativo. Questi aghi, disposti in modo circulare attorno ai rami, conferiscono una tessitura ricca e densa, creando un effetto visivo molto gradevole e rilassante.
Uno degli aspetti più affascinanti del bonsai di abete bianco è la sua corteccia, che con il passare degli anni tende a diventare sempre più screpolata, offrendo un contrasto interessante con il verde brillante delle foglie. Inoltre, durante la primavera, è possibile osservare la comparsa di nuovi germogli di un colore verde più chiaro, che danno vita a un meraviglioso gioco di tonalità.
Per quanto riguarda la crescita, il bonsai di abete bianco è una pianta che richiede pazienza, in quanto la sua crescita è piuttosto lenta. Questo, però, permette agli appassionati di dedicarsi con cura e attenzione alla formazione della pianta, modellando la sua crescita attraverso potature e legature strategiche, in modo da ottenere una forma armoniosa e bilanciata.
Nome scientifico: abies alba.
Note botaniche: Famiglia pinaceae.
Esposizione: Soleggiata.
Annaffiatura: Moderata, aumentare nel periodo estivo, nebulizzando la chioma.
Concimazione: Maggio, giugno, settembre e ottobre ogni 15 giorni.
Trapianto: Marzo, aprile, maggio, ottobre, novembre ogni 3-5 anni.
Potatura: Dei germogli, a maggio, giugno, ottobre. In agosto e novembre, lasciando 6 coppie di aghi sui rami.
Applicazione filo: Possibile tutto l’ anno, evitando di danneggiare le gemme.
Parassiti e malattie:
Ruggine degli aghi, necrosi degli aghi, necrosi dei germogli, marciumi radicali fungini, ipertrofie degli organi legnosi e germogli dovute a funghi;
Afidi che colonizzano gli aghi, coleotteri scolitidi, lepidotteri tortricidi defogliatori, afidi adelgibi che colonizzano il tronco, le branche ed i rami formando colonie ricoperte da secrezioni cerose biancastre.