Occorre dire che le piante grasse sono abituate a stare per lunghi periodi in siccità, fino a quando inizia la stagione delle piogge, e allora sono sommerse da molta acqua. Nelle coltivazioni domestiche occorre essere moderati con le innaffiature, e mantenere umido il suolo durante il periodo invernale, innaffiando leggermente una o due volte al mese. Arriveremo a dare acqua tutte le settimane durante il periodo estivo.
Riguardo al terreno in cui coltivare una pianta grassa, occorre dire che i substrati devono avere la caratteristica di essere permeabili e porosi, per evitare poricolosi ristagni idrici. Le piante grasse prediligono terreno acido e si consiglia di usare miscele che contengano materiale drenante come sabbia o lapillo.
La concimazione delle piante grasse è una attività molto importante che non va trascurata e va fatta con concimi ricchi di fosforo e di potassio: l’azoto è richiesto in quantità limitata; le concimazioni deveno essere fatte nella giusta quantità, senza eccedere, e vanno eseguiite da fine inverno fino al periodo primaverile, ovvero quando occorre stimolare la crecita e la fioritura.
I concimi liquidi sono senza dubbio migliori: queste piante non tollerano la persistenza di sali nel loro suolo, ed hanno elevate necessità di microelementi.
Quindi il concime ideale per queste piante conterrà una valida quantità di fosforo e potassio, ed una bassa quantità di azoto. Occorre, naturalmente. abbinare un equilibrato apporto di micronutrimenti, fra cui il ferro, il boro e lo zinco, il rame e il manganese.
A parte la concimazione, non risulta essere molto importante la rinvasatura delle piante grasse; non necessitano di rinvasi frequenti per il fatto che hanno una crescita lenta. Rinvasate comunque ogni due anni, per il benessere della pianta e per eliminare eventuali parassiti, oltre che per rispristinare le giuste condizioni del suolo, composto anche di sabbia e lapillo, e argilla espansa.