Sapere scegliere i tegami e le pentole migliori vuol dire valutare materiali, peso, sicurezza e prezzo. Questi quattro fattori influenzano la riuscita e la sicurezza di una pentola ed occorre trovare il giusto compromesso. Non perderti d’animo peròe fatti accompagnare, passo passo, nella scelta delle migliori pentole presenti oggi sul mercato.
Materiali
Chi si ricorda cosa è la conducibilità termica? Anche se le formule non sono il vostro forte dovete sapere che la quantità e la velocità del calore trasmesso lungo la pentola e le sue parti, fondo e pareti, incide fortemente sul risultato delle nostre preparazioni culinarie. La pentola è deputata, non solo a contenere il cibo durante la cottura ma, soprattutto, a distribuire ad esso il calore.
Se il materiale con cui la pentola è costruita non conduce a sufficienza, si creano delle aree più calde che bruciano il cibo, i cosiddetti hot spots. La conducibilità termica caratterizza marcatamente i materiali costruttivi delle pentole. Si oscilla dall’elevatissima conducibilità dell’argento e del rame a quella bassissima del coccio di terracotta. Passando per alluminio, ferro, ghisa, acciaio inox, vetro pyrex. Pensate solo che, se il vetro conduce 1, l’acciaio conduce 16, l’alluminio 225 e il rame, addirittura, 392.
Insomma la regola è: non possiamo usare pentole dello stesso materiale per tutte le nostre preparazioni culinarie, dalla frittura al bollito, dal ragù al caramello. Alluminio e rame sono ottimi conduttori di calore, anche dalle pareti e sono ottimi per zuppe, brasati, risotti, polenta. Così anche la pietra ollare e la ghisa, ottime per cotture lentissime a fiamma bassa. L’acciaio inox va bene per le bolliture, la cui cottura avviene grazie all’abbondante liquido di cottura che prende calore dal fondo della pentola. Il ferro è usato per le padelle e solo per le fritture, su cui hanno una resa eccezionale. Le padelle smaltate in teflon e ceramica sono adatte alle cotture saltate brevi ma intense e consentono di ridurre l’uso di grassi. Il vetro va bene per sformati, verdure e lasagne, ma solo al forno. Un consiglio tra le righe è di evitare le batterie di pentole costruite tutte con lo stesso materiale ma piuttosto organizzarsi pezzi differenti in base ai nostri obiettivi culinari.
La sicurezza di una pentola dal punto di vista dell’igiene e della salubrità, nel lungo periodo, è l’aspetto più controverso legato all’acquisto di una pentola. Per fortuna, vengono incontro in tutela del consumatore le associazioni di categoria, i centri di ricerca e le organizzazioni per la sanità.
Riportiamo, per esempio, la decisione presa dalla Commissione europea e l’Agenzia americana per la protezione dell’ambiente (EPA) nel 2006 che hanno dichiarato la tossicità del PFOA, un materiale usato per la produzione del Teflon (PTFE).L’Epa ha deciso che dal 2015 il PFOA non dovrà più essere utilizzato nei processi di produzione. Dal canto suo, il Teflon è inerte e non tossico se non portato a temperature troppo elevate. Sulla temperatura soglia però c’è un po’ di indecisione, si parla di un range tra i 250 e i 300°C oltre cui potrebbero innescarsi pericoli di tossicità.
Un altro materiale potenzialmente pericoloso è l‘alluminio che rilascerebbe ossidi nocivi in corrispondenza di temperature elevate, cibi salati e acidi. Da preferire quindi senz’altro le versioni di pentole in alluminio anodizzato. Da ultimo si raccomanda cautela nel trattare il rame stagnato a temperature maggiori di 250 ° C (punto di fusione dello stagno). Come per l’alluminio è importante non tenere sul fuoco le pentole di rame senza pietanza all’interno per evitare l’incorrere in situazioni di instabilità dei materiali. L’acciaio inox parrebbe essere il materiale più sicuro, insieme al vetro, per la grande inerzia rispetto ai cibi che vi cuociamo.
Peso
Verrebbe da dire che anche il peso ha il suo… peso. Non c’è dubbio che, se frequentiamo i fornelli con grande assiduità, cercheremo praticità e maneggevolezza. Lasciamo, allora, le pentole più pesanti ed ingombranti ad estemporanee cotture per occasioni particolari. Nella quotidianità non potremmo usare le pesanti pentole in pietra ollare, ghisa e probabilmente neanche rame, a meno di non sapere esattamente che andiamo incontro a una seduta di dimagrimento da cucina. Preferiremo materiali più gestibili, come alluminio anodizzato, acciao inox e altri materiali ibridi, per pentole che ottimizzano anche il fattore peso oltre che quello della conducibilità termica.
Prezzo
Abbiamo girato per diversi negozi di casalinghi e scoperto, sulle pentole, una forbice di prezzi veramente ampia. Una pentola di medie dimensioni, diciamo di diametro pari a 28 cm può costare fino a 300 € e più se parliamo di materiali come il rame stagnato. Sono prodotti destinati ai cultori della perfezione, spesso lavorati a mano i cui prezzi lievitano anche in funzione di marchi prestigiosi, non sempre in maniera giustificata.
Se doveste cedere alla tentazione di acquistare uno di questi oggetti del desiderio, vi consigliamo di valutare l’acquisto di una pentola ma non del coperchio coordinato. Un coperchio diverso, magari in semplice vetro pyrex non inciderebbe sulla cottura ma vi consentirebbe di risparmiare fino ad un buon 30% del costo totale della pentola.
Comunque se il budget è limitato non disperate. Anche sotto i 50 € è possibile acquistare una ottima pentola per tutti i giorni realizzata in materiali come l’alluminio antiaderente, acciaio inox o materiali ibridi, i migliori, come l’Alu-inox (marchi brevettato dalla ditta Agnelli). Sul fronte “padelle” riportiamo una indicazione interessante della rivista Altroconsumo secondo cui, in base ad una indagine specifica sulle padelle a rivestimento ceramico, il prezzo riferito ad una buona padella di medie dimensioni non dovrebbe superare 25 euro.