Il piacere di assistere alla nascita di teneri germogli per poi vederli trasformare in piante, è qualcosa di affascinante e magico.
Come anticipato, propongo il progetto passo a passo per creare da soli una serra con cui poter seminare le piante desiderate. Premetto che questo progetto è stato collaudato l’anno scorso con grande risultato e spero sia lo stesso anche quest’anno. Stavolta ho scelto di seminare le margherite bianche, i girasoli e la lavanda, ma i semi che dispongo al momento sono i girasoli, la lavanda e le fragole che se anche non potrò mangiarle, mi piace l’idea di coltivarle. E’ da tenere in considerazione che non tutti i semi coltivati si salveranno, in natura “vince il più forte” e questa regola vale anche per le piante. Quando nasceranno, si noterà subito quali saranno i germogli da eliminare e quali tenere, altrimenti se non si procede con questo passo sarà inevitabile la mancata sopravvivenza.
Ricordo che alla nascita dei miei primi germogli non volevo procedere con la diradazione perchè ero affezionata, e non mi rendevo conto che in realtà li stavo facendo deperire. A malincuore ho eliminato i germogli che davano segno di debolezza prediligendo quelli più vispi e ben eretti, quelli meglio sviluppati.
Procedendo per passi, iniziamo dal materiale che è quasi tutto di recupero: bottiglie di plastica, pellicola trasparente, forbici, terriccio universale, acqua e semi. Le bottiglie di plastica, essendo diverse in base alla marca, bisogna studiarle prima di procedere al taglio effettivo. Quelle che ho usato sono molto comode perchè si innestano bene fra loro. Lo scopo è quello di creare un vaso con sottovaso utilizzando materiali da riciclo; per creare la serra è l’ideale perchè, in stato avanzato della pianta, è possibile procedere al trapianto senza aver utilizzato tanti vasi, quindi dando un senso all’uso della plastica prima di gettarla definitivamente.
Non è necessario che i tagli sulla plastica siano perfetti, in questo passaggio non è importante l’estetica: i vasi di bottiglia saranno solo provvisori, il tempo necessario per far nascere i germogli. Per il tipo di bottiglia che ho usato le misure sono di circa di 11 cm per il fondo che funge da sottovaso e circa 8 cm per il collo che funge da vaso. Una volta tagliate a misura e rifilate per non tagliarsi, si innestano una dentro l’altra facendo in modo che il buco della bottiglia non si adagi completamente al fondo. Nella parte sottostante della bottiglia si creano dei buchi distanti circa 5 cm per permettere il riciclo dell’aria, il vaso è pronto per essere sottoposto alla semina in serra. La foto mostra, attraverso una dima di carta altrimenti non si noterebbe per via della trasparenza della plastica, dove sono stati effettuati i buchi.
Con del cotone idrofilo creare una sorta di filtro per non permettere alla terra di uscire dal buco della bottiglia senza però compromettere il riciclo dell’aria. E’ possibile usare anche alti mezzi di filtro come la bustina del the oppure ritagli di una calza di nylon. Il passo successivo è quello di riempire il vaso fatto a mano con della terra universale, bagnare con acqua del rubinetto e compattare, ripetere l’operazione per due o tre strati cosi da avere la certezza che tutta la terra sia bagnata uniformemente. Giunti al bordo, si adagiano i semi, pochi e lontani fra loro: consiglio di non eccedere molto perchè più sono, più sarà difficile che resistano.
L’ultimo passo è quello di rivestire la bocca del vaso con della pellicola in modo da creare l’effetto serra. Praticare dei micro buchi sulla superficie della pellicola con un ago da lana, per non permettere la formazioni di muffe in caso di troppa condensa all’interno del vaso. Riporre i vasi in un luogo tiepido costante e non a luce diretta del sole. Il tempo stimato per notare i primi germogli si aggira sui 10/15 giorni. Se nel frattempo la terra risulta asciutta, bagnarla delicatamente con uno spruzzino regolato sul getto leggero e ricoprire nuovamente.