Dalle ciliegie alle patatine, “una tira l’altra” è sempre stato uno “slogan” efficace. Poi, che le patatine nel sacchetto siano davvero irresistibili è un’altra storia. Non sarò stata fortunata ma nella maggior parte dei casi le ricordo unte, flaccide e sbruciacchiate. Friggere le patate in casa praticamente senza controindicazioni (leggi: il terribile odore) ottenendo delle chips chiare, extra croccanti, che sappiamo di patate non di olio, è meglio, credetemi. Ecco come si fa.
INGREDIENTI
2 patate grandi a pasta gialla, poco acquose, tagliate a fette molto sottili con una mandolina o affettaverdure, sciacquate sotto l’acqua fredda e conservate in acqua.
10 ml di aceto di vino bianco
20 ml di acqua
abbondante olio di semi di arachidi
sale
PREPARAZIONE
Scolate le patate e asciugatele. Unite l’aceto diluito con l’acqua in una pentola capiente. Fate bollire a fuoco alto. Aggiungete le patate e cuocete per tre minuti. Scolate le fette di patate e spargetele su un tovagliolo o un foglio di carta da forno. Lasciate asciugare per cinque minuti, spostate le patate in modo che si asciughino prima.
Nel frattempo, scaldate l’olio in un grande wok (la pentola di origine asiatica dal fondo concavo che consente un’ottima diffusione del calore) alla temperatura di 150 gradi. Aggiungete un terzo delle patate e fatele friggere mescolando continuamente con una schiumarola fino a quando l’olio non smette di bollire, diciamo 5 minuti in totale. Trasferite le patate in un contenitore capiente foderato con carta assorbente e aggiungete il sale.
Mettete le patate condite in un piatto di portata e ripetete il punto 2 con le restanti due parti di patate. Servite immediatamente o lasciate raffreddare del tutto e trasferite le chips in un sacchetto di carta.