La pianta degli spinaci appartiene alla famiglia delle chenopodiacee, è una pianta dalle foglie larghe, dal sapore amarognolo e pungente, ma nutriente, contiene ferro e vitamina A. Si diffuse in Europa a partire dal XII, ma in quel periodo era scarso il suo utilizzo in cucina perché ancora non si conoscevano i suoi importanti valori nutrizionali, soprattutto il ferro. Seppur va ricordato che il nostro sistema digestivo ha qualche difficoltà nell’assorbire il ferro per questo è consigliabile condirli con il limone.
Si raccolgono in autunno dopo soli 40 giorni dalla semina poiché crescono velocemente, hanno bisogno di una costante irrigazione e in periodi di siccità tendono a produrre fiori, questo impedisce agli spinaci, di dar vita alla foglie che in realtà sono quelle che poi, vengono raccolte per essere consumate quando sulla sommità della pianta si presenta una sorta di ciuffo. Vengono coltivati con qualsiasi clima variando il periodo della semina in modo da farlo coincidere coni periodo di disponibilità d’acqua per poterli irrigare.
Di facile pulitura e cottura, possono essere consumati anche solo previa bollitura, conditi con olio d’oliva. Sono utilizzato anche come ripieno per ravioli, tortellini, cappelletti o per polpettoni, amalgamati con la ricotta.
Si distinguono prevalentemente due varietà, gli spinaci a foglia riccia e quelli a foglia liscia, i primi sono venduti freschi ed hanno un sapore leggermente amarognolo mentre il secondo tipo, più dolce, lo si trova anche già pronto in scatola. Si possono trovare anche surgelati, restano inalterate le sue proprietà nutritive.
Gli spinaci sono particolarmente indicato come contorno, saltati in padella e conditi con un filo d’olio a crudo oppure con la mozzarella che unita ad essi, in padella, diventa filante.