Il Chinotto (C. myrtifolia) è un agrume originario della Cina meridionale. E’ presente in Europa da molti secoli. Secondo alcuni studiosi è considerato una mutazione gemmaria del C. aurantium. In Italia viene coltivato esclusivamente nella Riviera Ligure di Ponente. E’ un piccolo albero (fino a tre metri di altezza), compatto, con lenta crescita e privo di spine. Le foglie ricordano quelle del Mirto (da cui il nome scientifico) e sono piccole, ellittiche, appuntite, cuoiose e color verde lucente. I fiori sono piccoli, bianchi, molto profumati, solitari o riuniti in gruppi e in posizione ascellare o terminale. I frutti hanno modeste dimensioni, schiacciati alle due estremità e, maturi, sono di color arancio intenso. La polpa è amara e acida e suddivisa in 8-10 segmenti. I frutti sono utilizzati per produrre canditi, liquori, marmellate, mostarde e la classica bibita. Si presta molto bene alla coltivazione in vaso.
Per la sua coltivazione usare terriccio specifico per agrumi. Non usare mai il sottovaso, non sopporta i ristagni idrici. Riparare la pianta in inverno ma tenerla in un posto dove la temperatura sia in prossimità di 0 gradi.
Innaffiare il Chinotto ogni 2-3 giorni in estate e ogni 8-10 giorni in inverno.
Anche per il Chinotto si consiglia di concimarlo con i Lupini brillati e stallatico.
Potare in primavera anche in maniera energica.
Si consiglia di irrorare la pianta nei mesi di Dicembre-Gennaio con olio bianco per eliminare le larve della cocciniglia.